Durante l’evento organizzato da Flash Battery, la Professoressa dell’Università degli Studi di Brescia Elza Bontempi , coordinatrice del progetto Tech4Lib, ha offerto un importante contributo sulla tematica delle materie prime critiche e dell’importanza del loro recupero, una sfida sempre più cruciale per il settore delle batterie e la sostenibilità industriale. In un contesto di crescita esponenziale della domanda di batterie, l’ottimizzazione del riciclo di elementi come litio, nichel e grafite è fondamentale per limitare la dipendenza dalle importazioni e preservare le risorse naturali.
La Professoressa ha approfondito le principali fasi del processo di riciclo delle batterie, sottolineando la complessità di un’attività che richiede massima attenzione e sicurezza. Tra i passaggi chiave vi sono la messa in sicurezza delle batterie esauste, seguita dal disassemblaggio per separare le diverse componenti, un passaggio abbastanza complicato per via della varietà dei materiali utilizzati. Successivamente, il trattamento di triturazione consente di ottenere la cosiddetta “Black Mass”, una polvere scura che contiene un mix di materie prime critiche, ma anche altre sostanze da separare con ulteriori trattamenti.
Tra le tecnologie illustrate per il trattamento della Black Mass, la Professoressa Bontempi ha presentato un innovativo metodo sviluppato dal team di Tech4Lib: il trattamento a microonde. Questa tecnologia sfrutta il movimento rapido della grafite quando esposta alle microonde, consentendo una separazione più efficiente e sostenibile delle materie prime critiche. l processo è articolato in tre fasi principali:
1. Riscaldamento a microonde: La Black Mass viene inserita in un forno a microonde commerciale, che favorisce il movimento delle particelle di grafite.
2. Lavaggio in acqua: Il materiale ottenuto viene lavato con acqua per separare e recuperare il litio.
3. Trattamento con acido malico: L’acido malico, estratto dalle mele e considerato un acido debole, viene utilizzato per separare i metalli in modo selettivo.
Al termine del processo si ottiene grafite con ossido di nichel, un materiale recuperabile. Questo approccio rappresenta un passo avanti nella sostenibilità del riciclo, poiché permette di minimizzare gli scarti e massimizzare il recupero delle risorse.
Il team della professoressa Bontempi ha ottenuto un brevetto per questa innovativa tecnologia a microonde, un riconoscimento che conferma l’importanza del lavoro svolto e del suo potenziale impatto sul settore delle batterie.
Per approfondire la visione della professoressa Bontempi su questa tematica, è possibile visualizzare l’intervista completa cliccando QUI.